Chiave passepartout: apre davvero tutte le serrature?

Chiave passepartout: apre davvero tutte le serrature?

Le chiavi passe-partout sono oggetto da sempre, di falsi miti e anche di qualche preconcetto. Il dubbio amletico è: aprono o non aprono qualsiasi tipo di porta? Non si tratta solo, ovviamente, di pura curiosità: se davvero queste chiavi potessero, infatti, passare dappertutto come promette il loro nome, si porrebbe un problema importante di sicurezza.

La chiave passe-partout: cos’è

Qualcuno la chiama anche master: la chiave passe-partout, in teoria, permette di aprire più serrature, qualunque sia la loro configurazione. Le sue tacche sarebbero, cioè, in grado di girare in un modello di cilindro specifico, reagendo con i perni e innescandone l’apertura.

Esistono diversi tipi di chiavi passe-partout (generale, parziale, universale, etc): il modello più diffuso è la chiave passe-partout generale che si adatta a tutte le serrature di uno stesso tipo di cilindro, a differenza della chiave maestra parziale.

Il passe-partout, in genere, ha dimensioni più ridotte rispetto alle chiavi di ogni serratura che può far girare. In pratica, è costituita solo dai perni comuni a tutte le serrature e non a quelli specifici di ognuna di loro.

Chiave passe-partout: apre davvero qualsiasi porta?

Chiariamolo subito: no, una chiave passe-partout non può aprire qualsiasi tipo di porta. Funziona solo per le serrature per cui è stata realizzata. Dunque, può girare, è vero, in diversi tipi di serrature, purché queste siano state costruite con lo stesso sistema.

La chiave passe-partout, inoltre, riesce a girare solo in cilindri di base, che non dispongono, cioè, di un sistema di sicurezza. Non può aprire, quindi, una porta blindata il cui livello di sicurezza è rinforzato. Se, dunque, la porta principale di casa ha un cilindro comune è raccomandabile sostituirlo con un dispositivo di sicurezza o, meglio, acquistare una porta blindata. Anche l’installazione è essenziale: è consigliabile, infatti, affidarsi sempre a un fabbro professionista, l’unico a poter garantire serietà e, di conseguenza, sicurezza al proprietario di casa, ai suoi conviventi e ai beni custoditi. In Italia, si verificano 2 furti con scasso all’ora, sebbene il trend, negli ultimi anni, sembri decisamente in calo, secondo i dati del Viminale.

Purtroppo, il problema riguarda ancora molte auto (anche se le case madri stiano adottando, da qualche anno, sistemi di apertura più sicuri): è il motivo per cui l’Italia è uno dei Paesi in testa alla classifiche europee per i furti di autovetture.

Chiave passe-partout: chi può averla?

L’esempio più comune di chiave passe-partout è costituito dai master in dotazione ai postini per aprire le cassette della posta e infilare, per esempio, un pacchetto che non passa attraverso la fessura. Si tratta di una consuetudine più europea che italiana, in realtà, adottata per facilitare il lavoro dei postini e dei custodi degli edifici.

In caso di emergenza, queste chiavi possono fare risparmiare tempo prezioso: ecco perché, in genere, ne sono dotate anche le Forze di Polizia e i vigili del fuoco. Tra le professioni autorizzate all’uso di un master si annoverano gli agenti immobiliari e i tecnici (elettricisti, fabbri, idraulici, etc). Come si è detto, però, le chiavi passe-partout aprono, in genere, solo le aree comuni (cancelli dei condomini, portoni, etc) e non possono essere usate per porte ad alto livello di sicurezza.

Chiave passe-partout: si può costruire?

Il possesso di una chiave passe-partout è legale fintanto che si esegue un’azione legittima.

Per costruirla, è necessario rivolgersi a un professionista specializzato nella duplicazione delle chiavi.

Alcuni sistemi di sicurezza moderni adottano un principio simile a quello del passe-partout per consentire di aprire più porte con la stessa chiave, ridurre gli ingombri e limitare il rischio di smarrimento.

Si tratta, in questo caso, di passe-partout parziali, costruiti per girare solo in una data serie di serrature installate su diverse porte di un’abitazione.

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